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🍌🍌 PATERNÒ REPUBBLICA DELLE BANANE. IL CASO VIA ALCIDE DE GASPERI

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Così come abbiamo sempre sottolineato nel campo dei lavori pubblici c’è qualcosa che non ci convince. Paternò detiene il record dei sub-appalti e mentre in alcune città questa prassi viene osservata e sanzionata in modo certosino e come abbiamo letto nella cronaca viene sanzionata con misure restrittive dalla magistratura, perché questa prassi realizza in maniera sotterranea l’affidamento dei lavori alla ditta che ha il gradimento dell’amministrazione, quella amica, quella che garantisce il ritorno, anche se l’affidamento supera la percentuale prevista per legge (50% massimo). 

Ma nella Repubblica delle Banane non accade mai nulla, nessuno indaga, nessuno controlla. Paternò è uno stato nello stato. 

Per non parlare poi del progetto strategico SIRU respinto più volte dall’autorità di gestione della Regione perché contravviene alle norme e regolamenti e presenta alcune incompatibilità tra comune e responsabile tecnico dell’Unione dei Comuni che, come stabilisce il regolamento non può essere lo stesso. Ma qui se ne fregano. Ritengono che tutto può essere BEN FATTO, secondo la loro volontà.

Per non parlare poi della comunità energetica (affare milionario) e qui forse c’è ancora il solito PRESIDIO PARTECIPATIVO, ancora da verificare, presieduto dall’ing. Muzzicato, designato assessore alle scorse amministrative nella coalizione di centrosinistra. Come si nota a fare come sempre la parte del “capo dei capi” è il personaggio che tutto controlla e che ogni atto che gestisce appare sempre BEN FATTO. Andrà in porto anche questo? La lente d’ingrandimento è già pronta!

Adesso interviene altro nuovo caso che ci è stato segnalato, relativo al finanziamento di 1,6 milioni di euro per la riqualificazione di via Alcide De Gasperi. Cosa accade, così come si evince dall’albo pretorio. Una prima determina assegna i lavori alla ditta X, determina che poi viene annullata per un errore di valutazione dell’offerta. Si passa, con determina, alla seconda in graduatoria, ma fa la stessa fine, annullata anche questa. Si va alla terza, ma guarda caso anche per questa, ci sussurrano, che anche qui vi sia un possibile errore e quindi potrebbe essere annullata, per poi passare alla quarta, ci dicono che sia un consorzio, possibilmente ci sarà una ditta “amica” (sempre quella?) e quindi… tutto questo fatto con distinte determine pubbliche, che rispondono alla regola che se vuoi nascondere qualcosa mettila bene in vista e nessuno se ne accorgerà.

Vi ricordate che, qualche anno addietro (caso cimitero), vi era una rinuncia di ditte che fuggivano per difficoltà create finché non si arrivava alla ditta “benvista” da chi dava le carte? Bene la musica è la stessa e i suonatori anche. Ma quando arriveranno i paracadutisti? Noi continuiamo a ficcare il Naso.

qtsicilia@gmail.com