DENUNCIA DELLE CONDIZIONI DISUMANE NELLA BARACCOPOLI DI CONTRADA CIAPPE BIANCHE.
L’ANPI Sez. “Carmelo Mio” di Paternò esprime piena preoccupazione per le condizioni di vita disumane e degradanti in cui sono costretti a vivere i cittadini stranieri nella baraccopoli di Contrada Ciappe Bianche a Paternò.
Questi lavoratori, che cercano solo una vita migliore e opportunità di lavoro, si trovano intrappolate in situazioni di oppressione, vittime di sfruttamento del lavoro e del caporalato.
La baraccopoli, che è priva di servizi igienici adeguati, acqua potabile ed elettricità, rappresenta un luogo in cui la dignità umana viene costantemente calpestata. I residenti, costretti a vivere in spazi sovraffollati e insalubri, sono esposti a rischi per la salute e privati dei diritti fondamentali alla sicurezza e al benessere.
Inoltre, il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento del lavoro, in cui i lavoratori italiani e stranieri vengono sottopagati, privati dei propri diritti e costretti a operare in condizioni pericolose e non conformi alla legge, aggrava ulteriormente la situazione già precaria di questi cittadini.
L’ANPI chiede con forza all’Amministrazione locale, alla città metropolitana e alla Regione, nonché alle autorità sanitarie competenti, di costituire un tavolo tecnico con tutti gli attori coinvolti al fine di trovare, nel più breve tempo possibile, soluzioni efficaci e definitive che garantiscano il diritto al lavoro libero da qualsiasi sfruttamento e in condizioni di sicurezza, la creazione di alloggi transitori dignitosi per i lavoratori stagionali e un ambulatorio medico per garantire l’assistenza sanitaria necessaria.
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