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COPRIFUOCO A PATERNÒ

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Paternò è un Far West senza legge. A sottolineare tale condizione se ne occuperanno, certamente, i media nazionali. Ormai la condizione di enorme degrado è intollerabile. Il centrostorico assediato da extracomunitari che terrorizzano i cittadini, anche per i gravi episodi di violenza palesi (anche con omicidio) che si susseguono quotidianamente.
“Risse, danneggiamenti, stati di ubriachezza con comportamenti non consoni al vivere civile, molestie e quant’altro. In questi giorni si sta parlando tanto della decisione del Sindaco, Nino Naso, di volere sgomberare e abbattere la baraccopoli di Ciappe Bianche. Infatti il primo cittadino ha firmato un’apposita ordinanza in merito. Decisione però contestata da un cartello di associazioni, parrocchie, Caritas, sindacati e parte di forze politiche. Tutti concordi nel fatto che prima bisogna trovare una soluzione alternativa in merito all’alloggio dei circa 150 migranti che attualmente affollano la baraccopoli, in uno stato di totale degrado, per farli stare in un luogo decente e anche per evitare che si verifichino situazioni spiacevoli visto che essendo senza alcuna dimora alcuni possano finire col bivaccare nelle vie e nelle piazze della città. Intanto l’ordinanza del sindaco è stata stoppata dal Prefetto che per mercoledì 6 ha convocato tutti gli attori attorno ad un tavolo proprio per discutere di come affrontare l’emergenza baraccopoli, il lavoro nero e l’ordine pubblico che, negli ultimi giorni, sta creando non poca preoccupazione fra i cittadini paternesi” (G. Ranno).
E arriva la richiesta di un Consiglio Comunale aperto dal gruppo consiliare di FdI:

qtsicilia@gmail.com