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LA SUPERIORITÀ (IM)MORALE DEI SINISTRI

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L’approssimarsi delle elezioni europee sta innescando inevitabilmente la frenesia del voto. 

Maggiorenti di ogni partito cominciano a mostrare i muscoli e, dopo mesi se non anni, di assoluta latitanza, durante i quali hanno pensato quasi esclusivamente ad interessi personali o di parte, si presentano con un bel sorriso smagliante per cercare di convincerci a votare per loro e la coalizione che rappresentano.

I manifesti 6 x 3 campeggiare nelle città e politici ed aspiranti tali sono in cammino per raggranellare ogni possibile voto con i metodi tra i più disparati, sia leciti che più discutibili. I social brulicano di messaggi, video ed audio, e ogni altro strumento possibile che viene messo in campo, nessuno escluso. 

I bagarini della politica promettono posti al sole, prebende, regalie, ed ogni altro tipo di ristoro pur di ottenere un voto in più da elargire in favore del proprio referente. 

E’ di questi giorni la notizia che un ex consigliere comunale di Palermo è stata arrestato per scambio di voti politico mafioso, oltre che per un’altra serie di reati di non minore portata. Nulla di nuovo sotto il sole! Non è l’unico e nemmeno uno dei pochi. E nel mentre questo viene sottolineato come fatto eclatante, il mainstream dell’informazione tace su Michele Emiliano, non un esponente di secondo piano del PD, che dal palco afferma che “ho affidato De Caro, oggi sindaco di Bari e probabile candidato europeo nelle liste del PD, alla sorella del boss locale” per preservarlo da ritorsioni minacciate, anziché affidarlo alle forze dell’ordine. Oppure sottolineare l’arresto di un esponente del PD Piemontese per il reato di voto di scambio ovvero del terremoto politico-giudiziario, anch’esso nel PD pugliese, che coinvolge assessori assessori comunali, regionali e partecipate. È la dittatura del politicamente (sc)corretto, dei (pseudo) buonisti. I veri fascisti sono questi sinistri, palesi ed occulti, Ecco dove va a finire la sedicente superiorità morale di questo centrosinistra, là dove governa.

Ormai la politica è malata, sempre più autoreferenziale, sempre più corrotta, sempre più infiltrata da malavitosi, affaristi e lobbisti. E con l’approssimarsi di una consultazione elettorale i professionisti della politica si mettono in cammino ed ognuno sperimenta metodi più o meno leciti per farsi notare per portare in dote una tesoretto di voti e per aspirare a qualcosa per se e per i propri amici più fidati.

Ma se ognuno di loro si propone per ottenere consensi ed apprezzamento pochissimi ricordano che la politica è l’arte di governare la cosa pubblica, cioè l’insieme di prassi che hanno per oggetto la costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione delle istituzione e delle sue articolazioni, nell’esclusivo interesse della collettività. 

Pochi hanno una visione, un progetto, un obiettivo, che sia di ampio respiro e proiettato alla cura dell’interesse pubblico. 

E così mentre un’altra consultazione elettorale si accinge a svolgersi, la politica politicante, nella frenesia della ricerca del voto, ancora una volta non si cura delle necessità della collettività e non ha idea nemmeno di come affrontare i problemi che quotidianamente la gente è chiamata ad affrontare. 

Mentre siamo sommersi dai rifiuti, con l’acqua razionata, con i servizi pubblici al collasso, la luce serale e notturna delle strade urbane assicurata con un lampione acceso ed un altro spento, le strade scassate e piene di buche, la viabilità extraurbana senza manutenzione, un servizio ferroviario lumaca con treni da terzo mondo, le II.PP.A.B. in svendita, i servizi sociali e sanitari al collasso, gli ospedali che non funzionano, i cialtroni della politica, sempre meno politici e sempre più cialtroni, sono come avvoltoi alla ricerca del cretino di turno da convincere a votare per loro.

Ebbene crediamo sia arrivato il momento di dare una svolta. Di cambiare registro. Di mettere fuori dalle istituzioni, incompetenti, incapaci, mascalzoni, conniventi con il malaffare e con la criminalità, lobbisti non dichiarati, affaristi, furbastri e quant’altri intenti solo a farsi i fatti loro a discapito dei più.

Non dobbiamo cadere alla trappola che la pletora di politici e politicanti stanno ancora una volta mettendo in atto per fregarci per l’ennesima volta. 

Apriamo gli occhi e pretendiamo che chi dovrà rappresentarci nelle istituzioni sia onesto, specchiato, disinteressato, leale con le istituzioni e proiettato verso il soddisfacimento dell’interesse pubblico.  

Il nostro voto ha un valore che dobbiamo pretendere che venga rispettato. Non permettiamo ancora una volta che la nostra terra ed il nostro destino siano governati da chi non merita la nostra fiducia. 

Diffidiamo da chi è stato connivente con la mafia ed il malaffare e che adesso, dichiarandosi redento, cerca di tornare a governare il potere per il potere. 

Diffidiamo da chi in questi anni si è dimostrato incapace di curare l’interesse pubblico.

Diffidiamo da chi ha messo alla guida di aziende pubbliche, aziende sanitarie, enti vigilati, assessorati e dipartimenti, solo gentaglia capace di taroccare gli appalti, pilotare le assunzioni di mogli amici e parenti, favorire gli interessi del peggio della nostra società, ma incapace di curare gli interessi collettivi. 

Diffidiamo dai saltimbachi della politica pronti a passare da un partito ad un altro, da una coalizione ad un’altra, pur di avere la loro bella poltrona ed il loro lauto stipendio.

Diffidiamo dai mestieranti dell’antimafia, dai mestieranti buonisti  e dai loro candidati di facciata.

Diffidate dalle improbabili aggregazioni dove si mette assieme tutto e il suo contrario a cui stiamo assistendo in questi giorni, proiettate esclusivamente ad accaparrarsi un posto al sole.

Il nostro voto ha un valore. La nostra capacità di autodeterminazione è uno strumento importantissimo per imboccare un futuro degno di essere chiamato tale. 

Non permettiamo ancora una volta lo scippo  dell’unico strumento che abbiamo per mandare a casa le cariatidi di ogni partito e coalizione responsabili della disfatta della nostra società, la matita. 

Il nostro voto vale più di quanto si creda ed è arrivato il momento di farlo pesare !!! Andiamo a votare in massa e votiamo responsabilmente. Facciamoci carico di non permettere a nessuno di impresentabile di entrare nelle istituzioni, a qualunque livello. 

Noi ci siamo e ci saremo. Vigileremo e denunceremo ogni loro malefatta. Ma ognuno di noi deve fare la propria parte per evitare che le degenerazioni più estreme della politica possano avere ancora una prospettiva ed un futuro. 

 

qtsicilia@gmail.com