di Fabrizio Giannino
Il sindaco di Paternò, Nino Naso, è coinvolto nell’inchiesta “Athena”, che lo vede accusato di voto di scambio politico-mafioso. Il 30 settembre 2024, il Tribunale del Riesame di Catania ha accolto il ricorso della Procura, disponendo gli arresti per Naso; tuttavia, l’esecuzione della misura è stata sospesa in attesa del giudizio della Corte di Cassazione, a seguito del ricorso dallo stesso presentato.
L’udienza in Cassazione è fissata per il 15 gennaio 2025. In tale occasione, la Corte dovrà decidere se confermare o meno la misura cautelare degli arresti, così come disposta dal Tribunale di Catania. Se la Cassazione dovesse confermare la decisione del Riesame, gli arresti domiciliari verrebbero applicati immediatamente, con possibili ripercussioni sulla governance della città di Paternò.
Parallelamente, Naso ha richiesto il giudizio immediato, evitando così l’udienza preliminare, scegliendo di andare direttamente a giudizio. Il processo, per l’imputato Naso, è stato fissato per il 9 settembre 2025.
L’inchiesta “Athena” ha portato all’individuazione di 49 indagati, tra cui lo stesso Naso, l’ex assessore Salvatore Comis. Le accuse principali riguardano presunti legami, così come afferma la Procura, con esponenti locali del clan Laudani, finalizzati a ottenere vantaggi elettorali in cambio di favori, come l’assunzione di persone vicine al clan nell’azienda di raccolta rifiuti del comune e la nomina di Comis ad assessore, così come si legge nella richiesta dei provvedimenti cautelari chiesti dalla Procura e confermati dal Tribunale del Riesame.
Salvatore Comis, ex assessore del Comune di Paternò, è imputato, assieme a Naso, per voto di scambio politico-mafioso nell’ambito dell’inchiesta “Athena”. A seguito delle accuse, ha rassegnato le dimissioni dalla giunta comunale, ovvero è stato “dimissionato” dal sindaco, nell’aprile 2024. Comis si è però dichiarato sempre estraneo ai fatti contestati.
Il 30 settembre 2024, il Tribunale del Riesame di Catania ha disposto gli arresti anche per Comis, misura cautelare sospesa, come detto, anche per Naso, in attesa del giudizio della Corte di Cassazione, previsto nel suo caso, per il 16 gennaio 2025.
Comis ha richiesto il giudizio immediato, come Naso, evitando l’udienza preliminare e il processo è fissato per il 9 settembre 2025.
L’inchiesta “Athena” coinvolge complessivamente 49 indagati, accusati di aver collaborato, in casi diversi, con esponenti del clan Laudani per ottenere favori nel caso delle aggiudicazioni nelle aste giudiziarie, e sostegno elettorale in cambio di assunzioni e nomine, nel versante politico.
Questo è quanto, fermo restando che refluenze politiche ci saranno sia nel caso degli arresti per il sindaco, che nel caso contrario. Resta però impregiudicata la celebrazione del processo che l’imputato Naso dovrà affrontare con le medesime accuse.