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Ricordiamo tutti che in una conferenza stampa del sindaco NasoNino, convocata l’8 ottobre 2024, allora da noi riportata puntualmente (👉 NINO NASO, SONO SOLO CANZONETTE VS. LA VERITÀ) dove avrebbe annunciato “importanti comunicazioni per la comunità”, ma che in effetti, quella conferenza, si rivelò una straordinaria burla.
Nel corso di quella conferenza, sottolineiamolo, vi fu un suo superfluo, sterile, quanto inutilizzabile suggerimento al Prefetto, artatamente confezionato solo ai fini di propaganda mediatica, dove lo sollecitava a nominare la commissione ispettiva per l’accertamento della verità, come se fosse lui a richiederla. Oggi non gli sta più bene. Alla fine sua eccellenza il Prefetto ha nominato la commissione ispettiva, su delega del Ministro dell’I non certo per quel suggerimento, propedeutica allo scioglimento per mafia.
- Bene, fatta questa doverosa premessa, per rinfrescare la memoria, passiamo alla cruda realtà odierna.
Appena due giorni fa è stata convocata una conferenza dei capigruppo consiliari nella quale si è presentato il sindaco e altri vari assessori. Il tema era la redazione di un documento unitario tra opposizione e maggioranza dove si sarebbe dovuto “contestare” la nomina dell’ispezione antimafia, perché al comune di Paternò non c’è e non vi è stata, nessuna infiltrazione mafiosa. Così però non la pensa la Procura della Repubblica, né le altre forze politiche che prendono le distanze.
Ma come non era stato proprio lui a chiedere l’ispezione per la ricerca della verità? E adesso che l’ispezione antimafia è arrivata, si cercano “complici” anche nelle fila dell’opposizione? Grottesco!
Ma ancor più incredibile ciò, come ci riferiscono, l’atteggiamento da Solone dell’assessore alla legalità Pippo Torrisi, il quale fa pressione sui consiglieri affinché prendano una posizione politicamente pubblica, contraria a questo tipo di ispezione, consigliando anche di sollecitare tutti i loro referenti politici ad intervenire, affermando tra l’altro una sciocchezza, che se il comune verrà sciolto per mafia nessuno di loro potrà essere ricandidato. Non potrà essere ricandidato chi sarà eventualmente coinvolto nel provvedimento di scioglimento, certamente le varie giunte piuttosto che i funzionari complici, non chi risulterà estraneo alle prassi ritenute illegittime.
Siamo, però, ancora in attesa che Torrisi, anziché pressare i consiglieri su temi fantascientifici pro domo sua, chiarisca le accuse che fece in consiglio, sul tema dei lavori pubblici mai completati ma superpagati e sulle responsabilità dei funzionari.
Di cosa hanno paura sindaco e assessori? Perché adesso cercano complicità politiche? Quale sarebbe l’azione per il bene di Paternò? Nascondere la sporcizia sotto il tappeto? Oppure dimenticare ciò che ha scritto La Sicilia qualche giorno fa che, riportando ciò che emerge dalle carte degli inquirenti, che l’ex assessore Comis è accusato di essere uomo di fiducia dell’organizzazione criminale?
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A queste sollecitazioni fatte dall’amministrazione Naso, risponde il gruppo consiliare più importante di Fratelli d’Italia, che respinge al mittente la proposta indecente, come ci afferma il capogruppo consiliare Alfio Virgolini, “ritenendo di non essere, come non lo è mai stato, assolutamente complice di questa amministrazione, ma che ha patito l’esito delle elezioni del 2022 dal “pactum sceleris”, come evidenziato dagli inquirenti. Che finalmente la verità venga fuori e che per questa ragione, il gruppo consiliare, ha piena fiducia verso gli Ispettori Antimafia, il Prefetto e il Governo Nazionale che dovrà, ognuno per la propria competenza, prendere i relativi provvedimenti”.
Tutto ciò proposto, adesso, dall’amministrazione Naso ci sembra veramente un film di drammatica fantascienza. Certo tale atteggiamento ci fa pensare che questa amministrazione (dal 2017 a oggi) abbia la coda di paglia e tanto carbone bagnato e che quindi ogni alito gli sembra tempesta. Paura che si scoperchi il vaso di Pandora. Invero, potrebbe esserci un vero tsumani! Buon lavoro Ispettori.