Oggi siamo qui a rammentarvi che qualche anno fa (Governo Cuffaro in carica tra il 2005 e il 2006) 17 vostri colleghi deputati che hanno votato in commissione sanità per il potenziamento del parco ambulanze ed il conseguenziale aumento del numero dei soccorritori del servizio regionale del 118 sono stati condannati dalla Corte dei Conti a pagare circa 730 mila euro pro capite.
Vi rammentiamo ancor di più che tutti voi complici sarete chiamati a rispondere, in concorso, delle illegittimità e dei danni erariali perpetrati dal Management del CEFPAS.
La Corte dei Conti sembrerebbe avere già aperto un copioso fascicolo su tutta una serie di presunte illegittimità messe in atto nei quattro anni appena trascorsi della gestione Sanfilippo.
Ed ognuno dei politici che oggi stanno in qualche modo mettendo il bollino di legalità a quanto di peggio messo in campo al CEFPAS saranno chiamati a rispondere contabilmente, civilmente e (fors’anche) penalmente.
Ormai il DDL con l’articolo incriminato è passato in commissione ed il peggio che poteva essere fatto è stato fatto, ma ancora c’è modo per evitare l’ennesima mortificazione ai siciliani indifesi. Evitando di dare a chi ha perpetrato illegittimità ed abusi una patente di effimera legalità, che comunque non può avere effetto retroattivo e sanare quanto fatto nel passato. I reati se ci sono restano, non si possono cancellare.
Lanciamo, quindi, un appello ai due giganti di questa Assemblea Regionale Siciliana, l’On. Presidente Gaetano Galvagno e l’On. Cateno De Luca, che in commissione bilancio ha votato contro (🔥 CEFPAS, CATENO DE LUCA RACCOGLIE I NOSTRI ASSIST (IL VIDEO).
Nonostante questa assemblea sia ormai popolata, fatte rarissime eccezioni, da nani, ballerine e domatori di serperti, circondati dalla loro corte dei miracoli, si faccia in modo che si voti gli articoli della finanziaria con voto segreto, consentendo a chi ha coscienza di rendere un voto libero, non condizionato dalle ingombranti pressioni di Schifani, Volo, Gallo Afflitto, e degli assessori e parlamentari, coinvolti e conniventi negli interessi esclusivamente personali, di questa ennesima mortificazione della legalità.
Diamo modo a chi ha ancora rossore e coscienza di votare liberamente, senza temere ritorsioni e vendette da chi vorrebbe ancora la Sicilia ed i siciliani ai propri piedi, piegati, soggiogati, asserviti, a quanto di peggio possa farsi per mortificarne la dignità. Riscattatevi.
Facciamo, poi, un appello ai Siciliani liberi. Ribelliamoci a quella classe politica che fa della buona amministrazione “carne di porcp” come affermato da Cateno De Luca. Solleviamoci contro questa classe dirigente serva delle consorterie scellerate, alziamo la voce per richiamare l’attenzione di ogni autorità competente, affinché difenda il popolo inerme dalle illegalità, abusi e che venga perseguito in tutte le sedi. Senza pietà per chiunque, dai politici ai manager finendo ai burocrati, lavora ancora solo per soddisfare interessi personali sulla pelle dei siciliani ed a dispetto degli interessi della collettività.
Riprendiamo possesso del libero arbitrio, della dignità non consentendo ancora il perpetrarsi di abusi ed illegittimità come quella “carne di porco” fatta del CEFPAS.
Cacciamo i mercanti dal tempio e facciamo finalmente la Sicilia grande, come merita e come meritiamo.
Noi, stampa libera, saremo a fianco di tutti coloro che bramano il riscatto della Sicilia e il ritorno alla democrazia oggi negata.
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