“Scoramento? Più che altro siamo rassegnati. Non competono a me ragionamenti su politiche carcerarie o giudiziarie. Ma una cosa è certa. Per noi investigatori queste scarcerazioni producono un aggravio di lavoro. In un momento in cui l’antimafia italiana deve giustamente concentrarsi sul pericolo concreto di infiltrazioni nell’economia post-Covid”. A parlare è un detective che da 30 anni opera all’antimafia.
“Si tratta di un’altra sconfitta da parte dello Stato. Mentre un poliziotto muore per combattere la criminalità nel silenzio e nell’indifferenza generale, i boss vengono scarcerati e ricevono tutti gli onori della cronaca acquistando così potere e celebrità, mostrandosi ancora più forti di prima. Noi non ci stiamo e così anche tutti i cittadini perbene che vogliono vivere in un mondo dove la criminalità non venga premiata, dove non venga insultata la memoria di tutti quei poliziotti e magistrati morti a causa della vigliaccheria di camorristi e mafiosi e dove non venga offesa tutta quella gente che ha sofferto e soffre a causa di criminali feroci e senza scrupoli. Per questo andremo ad oltranza con la nostra protesta contro queste vergognose scarcerazioni e la gente onesta è con noi.”– ha affermato il Consigliere Regionale della Campania dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, il quale ha dato vita una protesta popolare ed una petizione on-line contro per far sì che mafiosi e criminali restino in galera.
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