L’ineluttabile scorrere del tempo in questa città non apporta nessuna evoluzione significativa. Tutto sembra essersi fermato. Nessun sussulto sociale, culturale, psicologico, come se vi sia una forza oscura che tende a tirare in basso, verso il peggio, le sorti di questa comunità con i soliti rituali deleteri che ripetono una storia infinita. Ma l’estate sta finendo.
Iniziamo parlando dell’aspetto più leggero, ludico, ovvero il cartellone dell’Estate Paternese, che è stato il più grande insuccesso del secolo, per qualità e per quantità di presenze. Un cartellone firmato dall’assessore Comix (al secolo Turi Comis) e dal sindaco NasoNino. Il primo sottolineandolo pubblicamente con “Numeri” e il secondo con “Continua con successo Estate Paternese”, il successo (sic), appunto, della manifestazione, postando, farneticando, sui social i loro sproloqui come a voler demonizzare il flop che è sotto gli occhi di tutti, adottando la strategia del grottesco, rivolto al proprio popolo delle galline senza testa. Infatti la loro informazione non è per tutti, ma selettiva, ai critici del regime non è consentito leggere i loro profili social. Ma menomale che gola profonda c’è e che ci informa quotidianamente di fatti e misfatti.
La fortuna è che l’estate sta finendo e con essa la narrazione del libro dei sogni, dei milioni che arriveranno in città. Settembre sarà esiziale se dai sogni non si dovesse passare alla realtà.
PNRR, SIRU, sono due strumenti che hanno bisogno di tempistiche certe, europee e come sappiamo adesso non si scherza più. A noi sembra che ancora nessuno lo comprenda, come nessuno degli stakeholder viene portato a conoscenza della via da seguire, perché tutto lo stato dell’arte è tenuto riservato, a termini già scaduti e prorogati “taci maci” dalla Regione. Sarebbe necessario conoscere a quale punto è arrivato il piano strategico complessivo, per presentare i progetti che siano omogenei al piano stesso, onde poi adire ai fondi che potrebbero cambiare il territorio. Invece la città silente non comunica e gli imprenditori allo sbando.
Ma a proposito di SIRU, unione dei comuni Paternò-Ragalna che ha una dotazione finanziaria di circa 90 milioni di euro (oltre gli investimenti della parte privata), in verità un fatto politicamente rilevante è stato prodotto. L’elezione dei 5 su 8 componenti politici del consiglio che spettano al comune di Paternò. La maggioranza è andata sotto eleggendo solo due membri, mentre gli altri tre sono stati eletti dalla cosiddetta opposizione assieme al gruppo Paternò On, che conta tre consiglieri e che tenuto fuori dagli accordi nasiani sui nomi, ha ben pensato di interloquire con chi in maggioranza non è. Adesso c’è da chiedersi quale futuro possa vere tale intesa? Sarà un fatto estemporaneo ovvero una strategia complessiva che guarda oltre al singolo caso e quindi di scelta politica? Se così fosse sarebbe una seria ipoteca per il futuro di Paternò. Certamente questo è stato l’unico, o il primo, fatto politico rilevante in una città ingessata che capovolgerebbe le certezze che oggi il regime ha. Settembre poi verrà ma senza sole (cit).