“La nostra città da qualche tempo non è più scelta di vita per tanti concittadini, nonostante vi siano tante potenzialità da esprimere. Purtroppo sempre meno giovani riescono ad affermare le loro competenze nel proprio territorio, spesso i comuni limitrofi diventano più attrattivi. […] Questa visione individualistica e autoreferenziale della politica rischia di arrecare solo un danno alla città. […] Francesco Rinina”.
Una chiarissima bacchettata al sindaco Naso, arriva oggi dal commissario cittadino di Forza Italia, dopo che le promesse di apertura a F.I. che avrebbero dovuto concretizzarsi con l’ingresso in giunta di Vito Palumbo, già lunedì scorso, sono state, per l’ennesima volta, disattese, dopo gli impegni presi non solo con il consigliere comunale che da tempo gli regge il cordone Michele Russo, ma anche con l’assessore regionale Marco Falcone. Quindi non è solo Fratelli d’Italia ad essere presa per il culo, a essere rimandata sine die, o meglio alle Calende Greche, così come riporta la letteratura politica cittadina. Il must di NasoNino è questo, per chi ancora non lo avesse ben compreso.
L’espressione Calende Greche, per chi è disattento, è attribuita all’imperatore romano Augusto, il quale, secondo Svetonio, la utilizzava quando voleva fare riferimento a un pagamento che non sarebbe mai stato fatto. Le calende, nel calendario romano, infatti, corrispondevano al primo giorno di ogni mese, periodo durante il quale venivano normalmente regolati i debiti; nel calendario greco, però, le calende non esistevano. Con questa espressione, quindi, Augusto si riferiva a un momento che non sarebbe mai arrivato. Historia magistra vitae est. Work in progress.
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