Rinveniamo un post sui social:
“Il caro carburante rischia di paralizzare l’economia siciliana, e di mettere in ginocchio imprese, lavoratori e cittadini beneficiari di beni e servizi.
Il trasporto su ruote è vitale al prodotto interno lordo regionale e alla ricchezza di tutti gli operatori economici attivi sul mercato del lavoro.
Questa situazione è inconcepibile per i siciliani che estraggono e raffinano il greggio nel loro territorio, producendo risorse energetiche asservite alle esigenze dell’intera penisola.
Bisogna porre un argine agli aumenti indiscriminati, procedendo a defiscalizzare il carburante.
E’ giunta l’ora di eliminare buona parte delle accise che gravano sul petrolio e rispettivi derivati.
C’è il fondato rischio che i camionisti e gli autotrasportatori possano spegnere i motori, mettendo in crisi la nostra fragile economia e paralizzando la produzione.
Al Governo Nazionale si chiede di concedere ai lavoratori dell’autotrasporto un credito d’imposta immediatamente esigibile, di almeno il 3o%, sui costi del carburante.
Gli operatori del settore devono essere messi nelle condizioni di ritornare a rifornirsi nei centri di distruzione extra-rete, li dove il costo del gasolio è inferiore rispetto quello applicato alla pompa.
Tutto questo per mettere fine alle ingiustificate speculazioni finanziarie del momento.
Occorre trovare un equilibrio per mitigare l’inconcepibile aumento del costo del carburante, che continua paurosamente a lievitare a vista d’occhio.
È essenziale che anche ai lavoratori dell’autotrasporto si applichino le stesse agevolazioni previste per gli aerei, ossia la possibilità di ribaltare il maggior costo del gasolio direttamente in fattura.
Come Sindaco mi immedesimo nelle difficoltà che vive la categoria dell’autotrasporto, e chiedo al Governo Italiano di agire subito, per non affossare un’economia che è già in continua ingravescenza”.
dottor Antonino NASO
( Sindaco di Paternò )
qtsicilia@gmail.com