«Terremoto nella giunta di centrosinistra in Puglia. Si è dimessa l’assessora ai Trasporti Maurodinoia del Pd, implicata nell’inchiesta per voto di scambio che ha portato a 10 ordinanze di custodia cautelare, tra cui quella ai domiciliari per il marito Sandro Cataldo.
Si ipotizzano voti comprati, anche a 50 euro l’uno, alle amministrative del 2020 nel Comune di Grumo Appula e del 2021 nel Comune di Triggiano, in provincia di Bari,
il cui sindaco Donatelli è finito ai domiciliari. Maurodinoia si è dimessa anche dal Pd.
“Non accettiamo voti sporchi. Non tolleriamo voti comprati”, dice la segretaria dei dem Elly Schlein (in uno sforzo di trattenere l’acqua con lo scolapasta – ndr).
Per il leader del M5S, Giuseppe Conte, a Bari “non ci sono più le condizioni per svolgere seriamente le primarie, riteniamo che le ragioni che ci hanno spinto a sostenere il candidato Laforgia permangano immutate, anzi si rafforzano”.
“La scelta di Conte di uscire dalle primarie è incomprensibile. Se il Movimento 5 stelle pensa di vincere da solo contro la destra proceda pure. Ma abbia rispetto per la città di Bari, per gli elettori di centrosinistra e non pensi di dare lezioni di moralità a nessuno”, fanno sapere fonti del Nazareno. “Il Pd resta al fianco di Bari che ha già dimostrato quanto sia importante il Pd come presidio di legalità e di buona amministrazione. Siamo certi che il Pd insieme al centrosinistra vincerà di nuovo le elezioni contro questa destra”.»