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❗🐄 SCOOP. CONTE, LA DISPERAZIONE E IL MERCATO DELLE VACCHE

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Contemporaneamente al Calciomercato si è aperto quello delle vacche per salvare Giuseppe Conte. Il metodo inaugurato con Ugo Grassi senza fortuna (👺 CONTE GETTA LA MASCHERA. CAMPAGNA ACQUISTI, “vuoi qualche incarico”?), pare essere stato provato anche con Gregorio De Falco, ex Movimento 5 Stelle. Intervistato dall’agenzia Adnkronos, l’ex comandante, ora nel Gruppo Misto del Senato, rivela di essere stato contattato da diversi esponenti politici per sondare la sua eventuale disponibilità ad appoggiare Conte. 


“Chiedono che io e gli altri si sostenga Conte. Mi ha contattato la signora Lonardo (la senatrice Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastellandr), mi ha chiamato Saverio De Bonis per conto di Merlo (Ricardo Merlo, presidente del Maie, ndr). Ma se Conte vuole la mia fiducia personale deve chiamarmi lui”. E possibilmente offrire un incarico?

Circostanze, nomi, squallide tattiche piuttosto imbarazzanti, per chi come Conte, avvocato degli italiani e non di se stesso, si professava essere l’incarnazione del cambiamento, che testimoniano come in Parlamento sia da tempo partito il “mercato delle vacche” per permettere al premier di restare in carica. 

Questione di stabilità politica e di stipendio. “De Falco mi ha mandato un messaggio – replica la Lonardo -. E io l’ho richiamato per cortesia”. E De Bonis ribalta la frittata: “Non sono stato io a chiamarlo, ma è lui che mi ha cercato ben due volte, Mai chiamato per conto di Conte”. La sostanza, in ogni modo, non cambia, è solo la melma che sale. 

“Ugo, voglio entrare subito nel cuore del nostro incontro – racconta Grassi a Carmelo Lopapa – E ti voglio chiedere: vuoi qualche incarico”? Giuseppe Conte così ha provato a comprare un senatore? Silvio Berlusconi fu condannato per questo. Si Berlusconi che il M5S e il PD attaccavano per questa pratica moralmente misera, evidentemente guardavano la pagliuzza negli occhi altrui e non vedono adesso la trave nei propri occhi.

Brunetta: “Nessun sostegno, una crisi di tale portata non si risolve con una manciata di senatori che votano in un modo o nell’altro. Abbiamo in mano il futuro del Paese e delle prossime generazioni, rischiamo di perdere l’ultimo treno che passa, dobbiamo volare alto”. Ma questa maggioranza è senza ali.


qtsicilia@gmail.com