Il Messaggero svela un retroscena che riguarda il figlio della giudice Iolanda Apostolico, Francesco Moffa. Il ragazzo finì a processo per gli scontri con le forze dell’ordine a Padova nel 2019. Svariati video, poi arrivati in tribunale, riprendono il 26enne durante una contromanifestazione organizzata dai centri sociali contro il corteo anti-aborto.
La manifestazione finisce con scontri e urla tra gli antagonisti di sinistra, tra cui il figlio della magistrata e la polizia. Il figlio dell’Apostolico viene indagato con l’accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Dal procedimento, però, ne uscirà assolto.
In Aula, infatti, arriva la testimonianza della madre, Iolanda Apostolico, che è stata ascoltata come teste dal Tribunale di Padova, anche se non era stata presente in quella manifestazione.
Il magistrato ha affermato che il giorno del corteo il figlio, guarda caso, la chiamò per parlare di quanto accaduto: “La polizia ha usato violenza contro i partecipanti“, spiegò l’Apostolico ai suoi colleghi del tribunale di Padova e che quel giorno il figlio la chiamò riferendole che “la polizia aveva usato violenza contro i partecipanti“. Ma non solo, il giudice aggiunse di aver ricevuto dal figlio anche alcuni video. In uno di questi veniva ripreso un ematoma, che sarebbe stato conseguente a uno scontro con gli agenti e in un altro il pantalone sporco di sangue di una sua amica, che sarebbe stata colpita da una manganellata. Come se il figlio non poteva da solo mostrarli al tribunale, evidentemente occorreva, fisicamente in aula, l’autorevole presenza della madre di fronte ai colleghi.
Le manifestazioni dell’estrema sinistra saranno il “vizio indipendente” di una famiglia… politicamente molto schierata manifestatamente?
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