Connect with us

✈️ Trantino contro il CdA della Sac

Pubblicato

il

 

“Quanto accaduto a seguito dell’incendio del 16 luglio ci impone di considerare la prontezza delle soluzioni predisposte per contrastare l’emergenza e fornire la migliore assistenza ai passeggeri, i cui voli erano previsti in partenza e arrivo all’aeroporto di Catania fino al 6 agosto scorso”. Comincia così il sindaco Enrico Trantino che ha presentato in occasione dell’assemblea dei soci dell’aerostazione etnea, convocata a seguito dell’incendio avvenuto la sera dello scorso 16 luglio al Terminal A e con la quale ha chiesto le dimissioni del Cda di Sac.

 “Un territorio che vive di turismo ha bisogno di sapere che tutti gli attori istituzionali che contribuiscono a determinare la narrazione, da cui dipende l’attrattività delle proposte di viaggio, abbiano posto in essere ogni adempimento in loro potere per evitare nocivi danni di immagine”, continua Trantino. 

“Adesso è il momento di trarre le conseguenze; poiché non è possibile che chi sbaglia si autoassolva. È solo una questione di buon senso e amore per il proprio territorio – Trantino conclude – Su quanto esposto chiedo che il Collegio Sindacale ai sensi dell’art. 2408 c.c. recepisca questa relazione – che deposito perché venga posta agli atti della società.  E ciò anche con riferimento agli obblighi propri su di esso incombenti di vigilare sull’osservanza della legge e dello statuto; infatti la mancata adozione di assetti organizzativi adeguati costituisce sicuramente violazione di legge e segnatamente dell’art. 2086 c.c. (peraltro i fatti denunziati avranno sicuro sicuro riverbero sull’equilibrio economico – finanziario prospettico della società nonché sul valore della partecipazione azionaria da ciascun ente posseduta). Da ultimo chiedo a nome della città di Catania e della Città Metropolitana, che l’intero CdA rassegni le dimissioni; anticipando che, nel caso in cui ciò non avvenisse, sarei costretto a intraprendere iniziative giudiziarie attraverso cui sollecitare una verifica, oltre che sugli inadempimenti rassegnati, anche sul rispetto della normativa antincendio e di sicurezza e in ordine a tutte le criticità amministrative e organizzative della società”.


Tra i tanti motivi di incapacità mostrata nell’affrontare l’emergenza da parte della dirigenza aeroportuale (ma anche dalle autorità politiche che si annacano con comunicati sfrontati) è il sito web dell’aeroporto. Le news, nei giorni seguenti al disastro, erano ferme al 24 luglio se cliccavate sul banner appariva un “errore 404”. Il sito per il resto invita a visitare la Sicilia decantando la grande efficienza dell’aeroporto già ‘internazionale’ ora ridotto a scalo di terzo mondo, perduto causa una scintilla di una stampante.

Vede caro AD di Sac, con tutto il rispetto possibile, la questione dell’aeroporto non è solo nel disastro dell’incendio ma in quello della sua gestione. Lei scrive che non ha responsabilità, ma lei ha la responsabilità della crisi, come gesto di dovere. Lei immagina le migliaia di turisti e di siciliani, cosa se ne fanno del suo enunciato cronoprogramma se tutti i santi giorni ad oggi vivono nell’angoscia di come raggiungere le mete programmate? Insomma la crisi non l’avete gestita bene neanche a livello di comunicazione. Vi siete limitati a dare notizia dei voli il giorno stesso della partenza o dell’arrivo, rinviando alle compagnia aeree che rinviavano alla SAC. Tutto con estrema approssimazione.
Ci liberi dalla incompetenza, si dimetta, lei e tutti i dirigenti e affronti il processo, cui verrà (o verrete) chiamato, con serenità, da estraneo alle vicende.

E poi succede anche questo:


qtsicilia@gmail.com