di Francesco Finocchiaro per Archeolcub d’Italia – sezione Ibla Major
L’Amministrazione Comunale di Paternò ha comunicato l’avvio di un programma di lavori finalizzati al restauro della “fontana di piazza della regione”. Un investimento di circa 40.000 euro che saranno impiegati tra l’altro per eliminare la vasca d’acqua e distruggere gli elementi che la costituiscono e caratterizzano, realizzati in calcestruzzo. Le motivazioni contenute nella relazione appaiono fragili e forzate, solo per giustificare la mutilazione dell’opera d’arte contemporanea realizzata negli anni ’70 dagli artisti Francesco Contrafatto e Domenico Tudisco.
L’Archeoclub d’Italia della sede Ibla Major è contraria a tale intervento e chiede la rimodulazione del progetto nel rispetto dell’unità dell’opera, attraverso un restauro complessivo.
In tal senso sollecitano l’Amministrazione a programmare il restauro di altre fontane come quella di piazzale del Sole, nella zona Ardizzone, del fiume Simeto a Piazza San Francesco di Paola e il recupero della fontana di via Giovanni Verga ad oggi scomparsa dopo l’affidamento dell’incarico del restauro e la conseguente rimozione, quest’ultima costituisce testimonianza storica di civiltà.
Si chiede tra l’altro il coinvolgimento della collettività nella definizione del progetto della nuova fontana dei quattro canti (piazza Regina Margherita) per condividere preventivamente le scelte d’indirizzo.
Per tali motivi si chiede alla Soprintendenza dei BB.CC.AA di Catania di predisporre un vincolo di tutela dell’opera d’arte contemporanea, informando contestualmente tutte le autorità competenti per i fatti di cui sopra.
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