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⚠️ Sovrintendenza BB.CC. Catania, un ente inutile?

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Riceviamo e pubblichiamo

Lettera aperta alla dott.ssa Donatella Aprile, sovrintendente BB.CC Catania

Oggetto: Fontana di piazza della Regione a Paternò

Siamo sicuri che tutto è stato fatto secondo le indicazioni progettuali elaborate dalla sovrintendenza? Sembra proprio di no. Se fosse confermata questa ipotesi ci sarebbe da chiederci se e quanto vale il parere della sovrintendenza. 

Sul piano giuridico si aprono scenari tutti da interpretare, da esplorare. 

Non è la prima volta, qualche anno fa furono fatti lavori sulla scalinata settecentesca, lavori inopportuni e dopo un piccolo tentennamento la sovrintendenza dichiaro l’illegittimità dei lavori e l’obbligo per il comune di Paternò di ripristinare lo stato dei luoghi. Nulla di fatto, nessuna conseguenza per l’ente. 

Il privato cittadino come potrebbe avere fiducia nelle istituzioni se poi vi sono sacche di illegittimità palesi? Se qualcuno si rifiuta di adeguarsi alle condizioni o peggio ancora realizza tutto come gli pare disattendendo le prescrizioni? A cosa serve l’istituto della sovrintendenza a tutela dei beni culturali? Sono perseguibili coloro i quali vanno avanti in barba a tutto? Come spiegare che i cittadini non vengono così tutelati e che un ente può fare tutto ciò che vuole anche “contra legem”? 

Vi proponiamo le condizioni espresse dalla sovrintendenza per la fontana di piazza della regione.

“… si pervenga attraverso una implementazioni sostanziale dei getti e/o fontane d’acqua, che dovranno costituire un elemento aggregativo di tutte le opere d’arte, pertanto essi dovranno essere presenti in modo omogeneo in tutta l’area in cui gravitano le opere (pannelli musivi e sculture) …” 

… gli ugelli spumeggianti previsti dovranno avere altezze più alte adiacenti alle tre slanciate figure femminili dell’artista Domenico Tudisco, al fine di garantire una scenografia, che come viene indicato nella relazione della storica dell’arte, rappresenti “le tre ninfe o monacelle” legate al culto delle Salinelle di Paternò e riprendono la tradizione della mitologia greca che vedeva le sorgenti termali collegate alla presenza di queste creature”. Nel resto dell’area tali getti spumeggianti dovranno essere più bassi in modo da caratterizzare l’area come una estensione di detta zona termale….

… Si rimane in attesa di conoscere la data d’inizio dei lavori, in modo che questa soprintendenza, garantisca l’imprescindibile esercizio dell’alta sorveglianza nonché il rispetto delle superiori condizioni….

Questo in sintesi il contenuto dell’autorizzazione rilasciata al Comune di Paternò il 17.3.2022 dalla Soprintendenza dei BB.CC.AA. di Catania con protocollo 20220018270 relativa all’istanza 11333.

Trattasi di autorizzazione ai sensi dell’art. 21 del Codice dei beni Culturali e del Paesaggio di cui al D.L. 42 del 22.01.2004 così come modificato dal D.Lgs 156 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio in quanto che l’immobile (fontana di Piazza della Regione) è sottoposta a vincolo di tutela ai sensi dell’art. 12 comma 1 del D.Lgs. n°42 del 22.01.2004.

A questo punto non resta che aspettare le logiche evoluzioni sperando che non finisca come la scalinata settecentesca, in quel caso dobbiamo, per coerenza, riscrivere la norma che regola i rapporti tra sovrintendenza, il comune di Paternò e i cittadini.

via Ventimiglia, 145 Catania

qtsicilia@gmail.com