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⚠️ PD: SE ROMA PIANGE, CATANIA NON RIDE. GLI INCANDIDABILI VILLARI E BOSCO

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Dispositivo dell’art. 248 TUEL

5. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 1 della legge 14 gennaio 1994, n. 20, gli amministratori che la Corte dei conti ha riconosciuto, anche in primo grado, responsabili di aver contribuito con condotte, dolose o gravemente colpose, sia omissive che commissive, al verificarsi del dissesto finanziario, non possono ricoprire, per un periodo di dieci anni, incarichi di assessore, di revisore dei conti di enti locali e di rappresentante di enti locali presso altri enti, istituzioni ed organismi pubblici e privati […]

L’automatismo della norma è “in re ipsa”, tutte le altre arzigogolature bizzarre sono solo fuffa.
Angelo Villari (il quale ha rimosso consapevolmente il post social che annunciava la propria autocandidatura) e Luigi Bosco sono incandidabili. 
Quanto danno a cascata ha fatto la giunta Bianco condannata per il dissesto procurato alla città di Catania, al di là delle questioni penali personali ancora in sospeso. Giovanni Burtone gongola.
 
La Borgese: «Io, essendo curiosa, ho cominciato a scrufuniare nell’ambiente dem.
C’è chi sostiene che la Chinnici sia diventata una cerbera perché giustamente non vuole in lista persone con pendenze… e ricordo che con l’art. 248, commi 5 e 5 bis, del TUEL Villari sarebbe comunque incandidabile riportando una condanna in primo grado della Corte dei Conti.
C’è chi dice che anche i 5 stelle siano diventati dei cerberi.
Insomma, Villari, con questa sua “villariata”, starebbe riuscendo a fare saltare persino l’alleanza già risicatissima del centrosinistra in Sicilia! Naturalmente attendo notizie certe e ufficiali che poi commenteremo insieme.»

qtsicilia@gmail.com